The Unseen World: Liana Marabini ad Encuentro Madrid per presentare il suo film sulla figura del beato Newman

Lunedì 04 Aprile 2011
MADRID (aise)

Liana Marabini, regista e autrice del film “The Unseen World” sulla figura del beato john Henry Newman, che uscirà ad ottobre 2011, ha presentato il tema di questo attesissimo film a Encuentro Madrid, la più prestigiosa manifestazione culturale della capitale spagnola, organizzata ogni anno da Comunione e Liberazione.

Quest’anno Encuentro Madrid ha avuto come tema principale “L’intelligenza della fede” ed ha dibattuto molto il soggetto delle conversioni. Una mostra su John Henry Newman ha ricevuto già il primo giorno migliaia di visitatori.

Tra le innumerevoli foto e oggetti appartenuti al Beato Newman, nella mostra è stato proiettato il trailer del film “The Unseen World”, che descrive la vita e la conversione del cardinale beatificato qualche mese fa da Benedetto XVI.

La conferenza che Liana Marabini ha dato, in occasione dell’apertura dei lavori di Encuentro Madrid, alla quale hanno assistito più di mille persone, ha presentato John Henry Newman nella sua dimensione sacerdotale. Ha descritto le qualità del prete perfetto, prima fra tutte la castità ed ha parlato dell’amicizia spirituale, una sublimazione della nozione di amicizia fra due persone.

“Newman è ispirante per i laici e soprattutto per i sacerdoti. La sua ricerca della verità è la nostra ricerca della verità. Lui ha la capacità di trasmettere la fede parlando al cuore: cor ad cor loquitur. È una qualità sacerdotale per eccellenza. Perché non dobbiamo dimenticare che Newman è anzitutto un buon prete. Come tale, mette l’accento sui valori sacerdotali, primo fra tutti la castità. Questa virtù maggiore, che rende il prete cattolico così speciale tra tutti gli uomini, è espressa in molti modi da Newman e nel film ci sono diversi dialoghi con questo soggetto. La fedeltà di Newman verso la castità è la caratteristica che più di ogni altra mi ha aiutata nel film a dipingere, anche in un linguaggio comprensibile ai laici, l’amicizia spirituale che lo lega a Padre Ambrose St John: un’amicizia pura e casta, che i laici, i quali misurano tutto, in genere, con un metro differente da quello di Dio, fanno fatica a comprendere. Ma, spero che il mio film farà capire loro che cosa è un’amicizia spirituale, che è così frequente fra i sacerdoti: un vero dono di Dio, che arricchisce entrambi”.

Nella stessa giornata, Marabini è stata invitata dall’associazione dei critici cinematografici spagnoli ad un colloquio, nel quale ha potuto spiegare il suo impegno a favore della Chiesa, attraverso il suo lavoro. “Un film è un ottimo mezzo di evangelizzazione, tocca moltissime persone ed è accessibile a tutti”, ha osservato. “Mi piace “spiegare” la Chiesa nei miei film perché è una bellissima realtà, che conosciamo poco e superficialmente.

Malgrado i suoi peccati, rimane la casa di Dio ed è di Dio che i nostri contemporanei hanno maggiormente bisogno. Tutti i mezzi sono buoni per farlo conoscere ed amare. Avere la fede è una grazia, imparare la fede è un dono. Un dono – ha concluso – che io voglio fare a tutti”. (aise)

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